Scoprire come viene riciclata la plastica può risultare fondamentale per rendere questo materiale utile anche in un secondo momento. Scopriamo insieme metodi e processi essenziali per rigenerare materie prime determinanti per l’ambiente.
Perché riciclare al meglio la plastica
Come bisogna agire per dare una seconda vita alla plastica? L’aiuto di un’azienda di alto livello come ReUse può fare la differenza in questo senso, con l’esigenza di trovare nuovi sistemi per rigenerare determinati materiali. Il riciclaggio della plastica assume così un ruolo fondamentale e va preceduto da una corretta sensibilizzazione della società, che deve diventare una comunità ecosostenibile. Ciò serve per riuscire a soddisfare le esigenze in corso, oltre a incrementare le probabilità delle generazioni future di poter vivere in un mondo nel quale i loro bisogni possano essere soddisfatti fino in fondo.
Come favorire la sostenibilità ambientale
Per sapere come viene riciclata la plastica, bisogna partire dal concetto di sostenibilità. Quest’ultimo significa migliorare la qualità della vita umana sul pianeta Terra in maniera notevole. L’intento deve essere quello di vivere nei limiti delle capacità terrestri, ma senza eccedere in alcun modo. A tal proposito, è essenziale ristabilire un legame forte con il nostro pianeta, dato che da troppo tempo il rapporto è autodistruttivo. Cultura e modo di vivere vanno modificati, affinché le risorse che la Terra ha ancora da offrire arrivino fino alle generazioni future.
Come funziona il riciclo della plastica
Il processo del riciclo della plastica prevede alcune fasi. Si parte dalla raccolta differenziata e dallo smaltimento del materiale in eccesso. Da tempo si sa che l’inizio di un ciclo virtuoso della plastica dipende proprio dalle nostre abitudini. Di conseguenza, bisogna riciclare e portare avanti un discorso basato sulla raccolta differenziata. Potrebbe sembrare come una fase banale, ma invece è tra le più importanti. I rifiuti devono essere divisi in maniera accurata prima dell’avvio del riciclo.
Le fasi del riciclaggio della plastica
Dopo aver raccolto e gettato i materiali plastici nei giorni e nei cassonetti prestabiliti, si dà il via alla fase di smistamento e selezione, che vengono effettuati negli appositi impianti di riciclaggio. In tali strutture inizia la selezione dei rifiuti, che vengono smistati a seconda delle loro dimensioni. Determinate macchine sono munite di uno scanner a infrarossi e hanno l’obiettivo di definire le tipologie di plastiche, da separare tra loro mediante un forte getto d’aria.
Quindi, sempre all’interno degli impianti, si svolge la fase della frantumazione. I materiali plastici vengono trasformati, divisi e racchiusi in grossi cubi, i quali vengono diretti verso gli impianti per una nuova trasformazione, e poi di nuovo divisi in base alla diversità dei prodotti. Quindi, si procede al lavaggio, durante il quale i materiali plastici vengono ripuliti da sostanze chimiche o residui di sporco e cibo, oltre ad altri elementi dannosi. Si tratta di una procedura che solleva gli utenti da un’operazione fastidiosa, dato che ancora oggi molte persone tendono a lavare i contenitori fino all’ultima macchina di sporco e rinunciano a riciclare per ridurre la perdita di tempo.
Una volta puliti per bene i materiali plastici, questi ultimi sono soggetti alla triturazione finale. A questo punto, non resta altro da fare che spezzettare i rifiuti, con l’obiettivo di conseguire vari fiocchi di plastica simili a veri e propri coriandoli. Adesso i fiocchi di plastica sono oggetto di un’ulteriore divisione e vengono raccolti a seconda del colore delle macchine. All’interno di queste ultime, i coriandoli di plastica vengono riscaldati, raffreddati e tagliati a piccoli pezzi.