esame di maturità

Maturità 2022: ritorno alla normalità

I nuovi adempimenti per l’esame di Stato

Con un po’ di ritardo, il Ministro dell’Istruzione Bianchi, ha firmato le Ordinanze che definiscono le modalità degli esami di maturità per il 2022.
Cambiamenti che, a quanto pare, non hanno reso del tutto sereni gli studenti, come il tanto temuto ritorno delle prove scritte. Inoltre, sembra sia stata data una certa importanza all’accumulo dei crediti scolastici durante l’anno (che negli anni passati non aveva una così tale rilevanza) e il “peso” della seconda prova che sembra sia stato dimezzato.
Ma vediamo più nel dettaglio quali sono gli adempimenti per il nuovo esame di Stato.

Cosa cambia e cosa torna

Dopo l’emergenza socio-sanitaria degli ultimi due anni, ecco che vengono ripristinate le prove scritte, abolite in precedenza e sostituite solo dalla discussione della tesina.
Un ritorno alla normalità voluto non solo dal Ministero dell’Istruzione, ma anche da alcune compagini politiche, in quanto l’esame di maturità è ritenuto più rigoroso se costituito anche dalle prove scritte.
Gli studenti non sono stati contenti di questa nuova decisione, credendo che le modifiche avvenute in epoca di pandemia, segnassero una svolta permanente nel modo di sostenere l’esame di Stato.

L’unica modifica che sembra andare in contro alle richieste degli studenti è quella sul riequilibrio del punteggio che viene assegnato a ogni prova del secondo ciclo di istruzione, in favore proprio del credito scolastico che viene accumulato nell’anno precedente, passando da 60 a 50 punti per la prima prova, e da 15 a 10 per la seconda prova scritta. Mentre il colloquio prevede un massimo di 25 punti, a cui potrà essere aggiunta anche la lode.
Come è sempre stato per gli esami precedenti, il punteggio finale è dato dalla somma dei punteggi delle varie prove, a cui si sommano i crediti scolastici accumulati nel triennio, ed è espresso in centesimi. Per gli adempimenti finali, le sottocommissioni, a fronte di una precisa motivazione, possono poi integrare questo punteggio con ulteriori cinque punti, sia che il candidato abbia totalizzato 80 punti complessivi tra prove e crediti, sia se il candidato abbia bisogno di raggiungere il punteggio minimo di 60 per riuscire a diplomarsi.

Risultati finali ed eccellenze

Quando saranno concluse tutte le operazioni portate avanti dalle sottocommissioni, ci sarà l’affissione, per ciascuna classe, del tabellone con gli esiti definitivi dell’esame di Stato, ma tali esiti verranno resi pubblici anche sul registro elettronico. Naturalmente, per i più sfortunati che avranno titubato durante le prove, anziché leggere un risultato in punteggi, vedranno la scritta ‘non diplomato’.
Per gli studenti che invece prenderanno il massimo dei voti e verrà assegnata loro anche la lode, l’istituto chiederà il loro consenso per pubblicare i nomi e inserirli nell’albo nazionale delle eccellenze.
Insomma, un ritorno ai vecchi tempi che ha destabilizzato non poco gli studenti, facendo pensare a un recupero degli anni scolastici, in quanto le nuove (ma di fatto vecchie) modalità non sarebbero in linea con l’andamento degli ultimi anni scolastici: pandemia, frequenza altalenante, DAD, avrebbero suscitato negli studenti molte insicurezze sulla propria preparazione e, infatti, la maggior parte di loro non si sentirebbe pronta a sostenere l’esame di Stato nella sua forma “più completa”.

Ma dopo lo shock iniziale, i ragazzi dovrebbero focalizzarsi sulle semplificazioni che sono state apportate per questa sessione 2022 della maturità: la prima, relativa alla commissione interna che comporrà tutta l’ammissione d’esame (tranne il Presidente che sarà esterno) e, dunque, che deciderà le sorti delle prove scritte. In questo senso, solitamente la commissione tende a confermare i risultati conseguiti durante l’anno e, avendoli ammessi all’esame, ad aiutare chi è un po’ indietro con i punteggi.
La seconda semplificazione riguarda la seconda prova scritta e gli argomenti di cui si compone, anche quelli stabiliti dalla commissione interna e, quindi, dai docente che conoscono e hanno seguito gli studenti durante tutti gli anni scolastici.
Pro e contro di una maturità molto discussa, ma il segreto alla fine resta sempre lo stesso: una buona dose di studio e una dose accettabile di fortuna. In fondo, ci siamo passati tutti e siamo tutti sopravvissuti.