Come si suol dire, prevenire è meglio che curare. Questo proverbio è perfetto anche quando si parla di prevenzione dentale.
Soprattutto nei casi in cui si inizia a percepire dolore, rivolgersi a un consulto dal proprio dentista potrebbe già essere troppo tardi.
Ecco perché in questo articolo approfondiremo diversi aspetti che riguardano l’igiene dentale, indicando quali sono i piccoli accorgimenti che possono aiutare a mantenere un sorriso bello e sano.
Prevenzione dentale: cosa vuol dire realmente? Ecco perché occorre prestare attenzione a ogni dettaglio
Tutti abbiamo sentito parlare spesso di prevenzione dentale. Ma a cosa si riferisce esattamente questa espressione?
Nello specifico, riguarda sia la prevenzione professionale, quella in cui è richiesto l’intervento di specialisti che mettono in atto misure di profilassi e trattamenti che permettono di accrescere l’integrità delle gengive e dei denti.
Molti ignorano, invece, che la prevenzione dentale si riferisce anche all’igiene orale quotidiana, ovvero quella serie di accorgimenti che ognuno di noi dovrebbe mettere in pratico ogni giorno. Si tratta di piccole e semplici abitudini che, però, possono garantire la salute del cavo orale.
Per fortuna, in Italia i dati statistici sono confortanti. Rispetto ai primi anni 2000, è stato registrato un miglioramento dalla salute orale degli italiani. Nonostante ciò, gli italiani dimostrano ancora poca consapevolezza rispetto al tema dei disturbi del cavo orale e ignorano, soprattutto, le conseguenze che possono generarsi nel caso in cui la salute dentale venga compromessa. In ogni caso, la prevenzione deve essere uno stimolo per garantirsi un sorriso in salute, che dura a lungo negli anni. Non dimentichiamo che un bel sorriso ha la capacità di comunicare, di attirare l’attenzione e di emozionare chi ci sta vicino. Ecco perché dobbiamo curarlo a ogni età.
Come evitare l’insorgenza di gravi malattie grazie alla prevenzione
Una cattiva abitudine che dovremmo abbandonare è quella di richiedere l’intervento di u dentista solamente in caso di dolore insopportabile.
Questo, purtroppo, è l’errore più comune che tutti commettono. Alcune patologie, anche inizialmente non si manifestano con fastidi o dolori (proprio per questo vengono dette asintomatiche), possono portare alla conseguenza più estrema: la perdita dei denti.
I sintomi che dovrebbero far scattare il campanello d’allarme sono: sanguinamento, sensibilità e alito cattivo. Questi sono i segni principali che generano mobilità e perdita di elementi dentali.
I maggiori rischi per i tessuti molli sono rappresentati da otturazioni poco congrue, protesi non regolari, carie o la devitalizzazione del dente effettuata in modo non idoneo. Tutti questi fattori possono generare anche infiammazioni croniche, che si possono evolvere in lesioni di tipo generativo.
Ancora più delicata è la situazione nel caso di gravidanza. Chiaramente, in questi casi la prevenzione deve essere ancora più rigida e attenta.
Nei mesi di gestazione, infatti, nel sangue si concentra un alto quantitativo di ormoni estroprogestinici, fattore che provoca conseguenze anche a livello delle mucose del cavo orale.
In che modo? Principalmente con una maggiore sensibilità delle gengive. Questa condizione comporta gravi rischi, dato che bastano pochi batteri (che possono insinuarsi nel cavo orale anche in caso di igiene appena trascurata) per provocare seri danni orali (come infiammazioni e carie).
A quale età si deve stare attenti alla prevenzione dentale? Sempre. Scopriamo il perché
Fare attenzione all’igiene orale è un’abitudine che deve essere seguita a ogni età. Per farlo bisogna seguire alcuni suggerimenti, come:
- lavare i denti almeno 3 volte al giorno, per almeno 2 minuti;
- cambiare lo spazzolino al massimo entro 3 mesi dal suo primo utilizzo;
- utilizzare scovolini e filo interdentale;
- evitare di magiare troppi dolci e succhi di frutta;
- non fumare.
Queste buone abitudini, da sole, però non bastano. La placca batterica richiede l’aiuto di sedute regolari di controllo e igiene professionali, da ripetere almeno 2 volte all’anno. Tali consigli, sono validi dai 4 anni in sù.