Ristrutturazione Cucina a Firenze

Se hai una cucina datata e pensi sia giunto il momento di cambiarla, allora seguire i nostri consigli ti aiuterà a muovere i giusti passi per questo restauro alla tua casa. Non sempre si tratta di un’operazione tanto costosa come si pensa, dipende chiaramente da cosa si vuole cambiare, dalla scelta di ristrutturare interamente o parzialmente la cucina. Può essere che vogliate semplicemente sostituire le credenze, che sono vecchie o danneggiate, oppure cambiare il pavimento. Insomma, prima di procedere è bene avere le idee chiare in testa, visto che una volta avviati lavori, gli operai saranno in casa vostra tutto il tempo necessario al rinnovo della vostra cucina.

Ristrutturazione cucina Firenze: quando e quali permessi richiedere

I permessi per iniziare una ristrutturazione a Firenze variano a seconda della tipologia di casa e della tipologia di lavori da fare. Se la ristrutturazione prevede una riorganizzazione degli spazi interni della casa, molto probabilmente dovremo presentare un documento che si chiama C.I.L.A. (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata): nello stesso giorno in cui questo documento viene portato agli uffici del Comune di Firenze possono cominciare i lavori. Insieme alla C.I.L.A. devono essere presentati i vari progetti, realizzati da un professionista abilitato.

Oltre a questi documenti sarà necessario recarsi in Comune, presso l’Ufficio Tecnico, e chiedere quale altra documentazione sia necessaria; potrebbero essere richiesti le fotocopie della carta d’identità, il titolo di legittimazione, la dichiarazione del professionista che vi segue e altro. In comune sapranno anche dirvi se vi sono vincoli di natura storica o paesaggistica che devono essere rispettati.

I documenti che devono essere presentati sono il modulo di comunicazione inizio lavori per attività edilizia libera – interventi di cui all’art. 6, comma 2 lett.a) ed e-bis) DPR 380/2001; il modulo comunicazione inizio lavori per attività edilizia libera – interventi di cui all’art. 6 comma 2 lett. b), c), d) ed e) DPR 380/2001; il modulo di integrazione dei dati anagrafici, se ci sono più aventi titolo sull’immobile, la ricevuta di pagamento dei diritti di segreteria.

L’importo dei diritti di segreteria varia a seconda della tipologia di intervento, è possibile richiedere la tabella relativa agli Uffici del Comune o scaricarla on line.

Ristrutturazione Cucina Firenze

Ristrutturare una cucina a Firenze: quali i prezzi

Il costo della ristrutturazione della cucina è parecchio variabile. Vi sono moltissimi fattori che influiscono sul prezzo. Sicuramente il tipo di cucina, la grandezza della stanza, la qualità dei materiali, la localizzazione della casa e il tipo di interventi. Si parte, in media, da una spesa che varia dai 300 ai 350 euro a mq per il rifacimento della cucina con impiantistica e opere murarie, poi però c’è da vedere il caso specifico. È importante chiedere più preventivi per poter ottenere il miglior prezzo.

Per ristrutturare la cucina è necessario innanzitutto pensare alla posizione del piano del fornello, del frigorifero e del lavello. Dopo di che è necessario controllare gli impianti idraulico e elettrico, in modo che siano a norma. Poi sono da decidere tutti gli altri elementi, cioè pavimenti, rivestimenti, mobili, ripiani, infissi, elettrodomestici, ulteriori altri elementi secondo gusti e necessità.

Ristrutturazione cucina Firenze: alcune idee

Vediamo una serie di possibili idee per la ristrutturazione della cucina.

È possibile realizzare la cucina in muratura con isola. Si tratta di una tipologia di struttura e arredamento in cui gli elementi principali, come il piano cottura, il forno, il lavello e i pensili, sono inseriti in una struttura rivestita da mattonelle o altri materiali, ideali per chi dispone di ampi spazi. In questo modo si può sfruttare l’isola come elemento centrale che separi la zona destinata alla preparazione dei cibi e quella per il pranzo. Il costo medio dipende dai materiali impiegati, dalle misure e dall’azienda che svolge l’opera, e oscilla tra i 1.000 e i 2.000 euro, ai quali poi si aggiunge il costo dei mobili.

Altra alternativa può essere la cucina shabby chic, il cui stile si basa sui colori pastello, come il color tortora, il grigio perla, il verde chiaro oppure il color lavanda, e sul bianco, in tutte le sue gradazioni naturali. Anche i materiali dovranno essere naturali: legno, superfici in pietra e cotto. È bene scegliere tovaglie, tende ed altri elementi in tessuto in lino, cotone o canapa.

È possibile scegliere una cucina classica, sinonimo di raffinatezza ed eleganza, di cura per il dettaglio; il legno è il materiale più adatto. Classicità non significa dover rinunciare alla tecnologia, anzi oggi è possibile integrare, in uno stile così legato alla tradizione, anche caratteristiche innovative e moderne. Una cucina in stile classico è armoniosa, accogliente, familiare e confortevole. Il costo varia in base alla composizione, i prezzi esposti dalle principali aziende si riferiscono a composizioni standard. I prezzi delle più economiche si aggirano intorno ai 2000 euro, senza considerare modifiche e aggiunte di moduli.

Si può scegliere anche lo stile vintage, partendo dalla definizione del periodo al quale ci si vuole ispirare, per poter scegliere il modello, i colori e soprattutto gli accessori. Le cucine vintage si esprimono attraverso estetica e funzionalità, soprattutto per la scelta dei materiali. Spesso il legno prezioso si unisce a metalli lavorati. I prezzi delle cucine vintage sono vari e si aggirano intorno ai 1500 euro. Questa è la base di partenza, sulla quale si può giocare con l’aggiunta di accessori.

Ristrutturazione Cucina

Anche la cucina country è molto gettonata. Differenti le varianti stilistiche e le interpretazioni regionali, presentano delle caratteristiche comuni che le rendono chiaramente riconoscibili. Molto diffuso è l’uso di piastrelle in ceramica, pietra naturale e marmo. Molti pensili e armadietti, finiture leggere, come il rovere miele o il pino naturale, che contribuiscono al look rustico. Diffuso l’uso di particolari, come cerniere e maniglie in ferro battuto o in nichel spazzolato, lampadari in ferro battuto, di piani cucina in legno, pietra o piastrelle in ceramica, di mattonelle in terracotta. I pavimenti sono in genere in pietra naturale o cotto. Varie offerte che spaziano dalle più economiche fino ai modelli più ricchi e costosi realizzati da interior designer. I prezzi si diversificano, oltre che per le tecniche adottate, per l’uso dei materiali, per le dimensioni e per gli elettrodomestici scelti.

Ristrutturazione cucina Firenze: come poter risparmiare

La scelta migliore per procedere con la ristrutturazione della propria cucina è sicuramente quella di richiedere più preventivi gratuiti e senza impegno, in modo da avere un’idea ben definita della cifra che si può spendere, analizzando le proposte delle varie imprese e i costi, per poter decidere la soluzione migliore in termini di qualità/prezzo. Edilnet.it fa al caso tuo, abbiamo a disposizione un elenco delle migliori imprese che si occupano di ristrutturazione di cucine a Firenze.

Secondo la Legge di Stabilità, è ancora valido il bonus fiscale del 50% per gli interventi di ristrutturazione delle abitazioni entro un ammontare complessivo di spesa che non superi i 96.000 euro. Secondo quanto previsto il bonus ristrutturazioni spetta per interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali e nelle singole unità immobiliari residenziali a prescindere dalla categoria catastale cui appartengono. Possono essere detratte le spese necessarie per l’esecuzione dei lavori e le spese per la progettazione e per prestazioni professionali, per l’acquisto dei materiali, per il rilascio della certificazione di conformità dei lavori, di IVA, bollo e diritti. È attivo inoltre il Bonus mobili che prevede la detrazione al 50% per le spese relative all’acquisto di mobili e di elettrodomestici entro il limite di spesa di 10.000 euro.

Attivo anche il bonus risparmio energetico, ovvero la detrazione fiscale introdotta con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici necessari per la climatizzazione invernale e estiva. L’obiettivo è quello di ridurre i consumi di energia delle famiglie, consentendo di risparmiare sulle bollette gas e luce, e di introdurre agevolazioni che consentano di ridurre le emissioni di materie inquinanti e di tutelare l’ambiente. L’agevolazione consente di beneficiare di una detrazione Irpef o Ires che va dal 50% e al 75% (nei condomini) ripartita in 10 anni e da utilizzare in riduzione per il pagamento delle imposte. Vi sono dei limiti di spesa da rispettare: 100.000 euro per gli interventi di riqualificazione energetica, 60.000 euro per gli interventi sull’involucro dell’edificio, 30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, 60.000 euro per l’installazione di pannelli solari.