impianto elettrico casa

Come realizzare un impianto elettrico a norma

Ci sono diverse motivazioni che spingono a progettare un intervento sull’impianto elettrico di casa.
Oltre a desiderare una diversa distribuzione dei punti luce all’interno della propria abitazione, può capitare che l’impianto possa essere molto datato, e, pertanto, necessiti di una completa ristrutturazione: nel corso dell’ultimo trentennio, infatti, sono cambiate le normative riguardanti la conformità dell’impianto elettrico, che deve rispondere a precisi requisiti di sicurezza, introdotti con la Legge n. 46 del 1990 (poi abrogata dal DM 37/08), recante le “Norme di sicurezza per gli impianti”. La legge 46/90 ha costituito il primo passo nella definizione dei criteri di sicurezza che ogni impianto elettrico deve rispettare per essere conforme alla legge. Il successivo Decreto Ministeriale del 2008 indica, all’articoli 3 e 4, chi sono i tecnici abilitati ad intervenire sugli impianti elettrici per quanto riguarda installazione, manutenzione ed ampliamento di un impianto elettrico; stabilisce che a questi scopi deve essere redatto apposito progetto, in cui obbligatoriamente sia indicato il responsabile tecnico. Ne consegue che, chi pensa che il fai-da-te, per rinnovare l’impianto elettrico della propria casa, possa essere la soluzione, è sulla strada sbagliata. Bisogna affidarsi ad un professionista abilitato e competente che, dopo un sopralluogo, valuterà con attenzione l’intervento da eseguire, sia per una questione di sicurezza che in un’ottica di efficienza energetica.
Un impianto elettrico a norma deve disporre di un salvavita, un dispositivo che blocchi il flusso di elettricità in caso di dispersione elettrica. Inoltre, occorre che sia corredato di interruttori magnetotermici, che si affiancano al salvavita, nel caso di cortocircuito. Inoltre, deve essere presente la “messa a terra“, che ha il compito di scaricare sul terreno il flusso di elettricità.

Quale è il costo dell’impianto elettrico

La spesa da affrontare per ristrutturare l’impianto elettrico in casa può essere diversa a seconda di molteplici variabili in gioco:

  • I metri quadri dell’abitazione in cui va eseguito l’intervento;
  • Il numero di frutti (ossia i punti luce) che si vogliono installare;
  • Il tipo di intervento (interno o esterno rispetto al muro) da eseguire;
  • La qualità delle finiture scelte.

In genere, tuttavia, il rinnovo dell’impianto elettrico presuppone quasi sempre la rottura del muro per inserire i corrugati in cui verranno fatti scorrere i cavi elettrici. Per dare un’idea indicativa di quanto possa costare il rifacimento dell’impianto elettrico, l’unità di misura che gli elettricisti utilizzano è il calcolo “a punto luce”. Ognuno di essi costa in media 50 euro, e considerando che, generalmente, in un appartamento di 40 metri quadrati il numero dei punti luce è approssimativamente 35, il risultato è di 1.750 euro. Il risultato può cambiare in ordine alle eventuali personalizzazioni che si intendono fare, allo stato dell’immobile, alla presenza di faretti o luci a LED, elementi, questi, che fanno variare il prezzo dell’intervento.

I complementi dell’impianto elettrico

L‘impianto elettrico moderno è completato da elementi che migliorano in modo significativo le prestazioni degli elettrodomestici e rendono la vita quotidiana più sicura e, possibilmente, comoda.
L’aspirapolvere senza fili, ad esempio, si carica su una base, normalmente posta al muro, collegata ad una presa elettrica. Una volta carico questo elettrodomestico funziona senza essere collegato al cavo, con la comodità di poter essere utilizzato in ogni parte della casa senza dover dipendere dalla lunghezza del filo.
L’antifurto per la casa funziona con una centralina elettrica, che viene collegata ad una presa elettrica, e dei sensori, che vengono applicati nelle diverse zone della casa di cui si desidera controllare l’accesso. I sistemi moderni di antifurto sono collegati alla rete wireless di casa; in questo modo, è possibile controllare in qualsiasi momento, dal proprio smartphone, sia il funzionamento dell’apparecchio, sia, attraverso le telecamere di sorveglianza, gli ambienti in cui esse sono installate.
Il citofono wifi, invece, consente di comandare il dispositivo, dal proprio smartphone, e pertanto, ad esempio, operazioni come alzarsi per aprire la porta, potranno essere facilmente bypassate grazie all’utilizzo del videocitofono senza fili.