come inquadrare 360 VR

Quando registri un video sferico, è importante ricordare che ogni elemento è visibile nell’inquadratura. Anche se pensi di nasconderti dietro un ostacolo, potresti non essere invisibile come speravi. Questo può rappresentare una sfida se desideri focalizzare solo il tuo soggetto nella scena, o addirittura un problema se non vuoi che nessun’altra persona si trovi nell’inquadratura. Inoltre, gestire attori davanti alla camera a 360 gradi VR può risultare complicato.
Non esiste un modo tradizionale per suggerire battute al soggetto o per valutare se una ripresa è stata buona o meno. Una soluzione potrebbe essere quella di fissare uno smartphone sotto la fotocamera sferica e trasmettere il video a un altro dispositivo. Oppure mantenre un contatto diretto con camere 360 VR che lo permettano, come le Insta 360 dotate di Farsight

Posizionamento della camera VR

Un altro aspetto da considerare quando si compone l’inquadratura è che, indipendentemente dal modello di camera sferica utilizzato, la registrazione avviene con un angolo di visuale molto ampio. Ciò significa che è necessario posizionare la camera VR leggermente più vicino al soggetto di quanto si possa pensare inizialmente. Una buona regola empirica è posizionare il soggetto a una distanza di 1-2 metri dalla videocamera a 360 gradi.  Se il soggetto si avvicina troppo all’obiettivo, rischiano di diventare visibili i segni dello stiching, le  cuciture, cioè i punti in cui si uniscono i campi visivi delle diverse lenti. Ciò può causare la scomparsa di parti del soggetto. Viceversa, se si allontanano troppo dalla fotocamera, i soggetti rischiano di apparire troppo piccoli per risultare rilevanti nella scena e lo spettatore potrebbe focalizzare la sua attenzione altrove. Posizionando il soggetto alla giusta distanza, lo spettatore potrà percepire l’illusione di essere realmente immerso nella scena.

A proposito dell’altezza, è preferibile posizionare la camera VR 360  all’altezza del petto, al fine di evitare di avere troppo spazio sopra la testa nell’inquadratura. Parlando delle inquadrature a livello degli occhi, questa è la prospettiva più comune nei video sferici perché dona agli utenti la sensazione di trovatisi effettivamente sul luogo. Tuttavia, è importante tenere a mente che l’inquadratura a livello degli occhi non è l’unica valida per i video panoramici. Un’alternativa molto efficace è la prospettiva di una formica, che si ottiene posizionando la fotocamera sferica molto vicino al suolo per far percepire agli spettatori la sensazione di essere davvero piccoli. Al contrario, se si posiziona la fotocamera in alto, si può ottenere l’effetto opposto, facendo sentire l’utente come un gigante o una mosca sul muro.

Movimento della telecamera a 360 gradi

Utilizzare diverse angolazioni nel tuo video è una buona idea ed è anche facile da realizzare. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai movimenti della telecamera nei video a 360 gradi, poiché questi possono essere complessi. Se la telecamera sferica si muove in modo instabile e oscilla in tutte le direzioni, questo potrebbe causare mal d’auto allo spettatore e, nel peggiore dei casi, rovinare l’esperienza di visione. Qualora sia necessario spostare la telecamera VR  durante la ripresa, è fondamentale assicurarsi che sia stabilizzata e che i movimenti siano lenti e fluidi.

Alcuni operatori VR stanno sperimentando ulteriormente con il movimento della camera 360 VR utilizzando droni e veicoli telecomandati con gimbal. Queste tecniche sono estremamente efficaci e non compromettono l’immersione dello spettatore come fa questa casa di produzione che impiega le camere 360 gradi per ottenere video in realtà virtuale con droni o montandole su macchinari industriali.
Alcuni produttori hanno addirittura progettato gimbal portatili specifici per fotocamere a 360 gradi, in modo da consentire di camminare con la fotocamera mantenendo la ripresa stabilizzata. Il problema è che comunque si avrà sempre il gimbal in scena. Si stanno affermando sistemi di stabilizzazione all’interno della camere stesse, non solo professionali, ma anche consumer. Uno su tutti, il FlowState di Insta

Dove volgere lo sguardo in un video 360 VR?

Nel mondo dei video VR, la direzione dello sguardo dello spettatore è una questione cruciale. Ci sono diverse strategie che possono essere adottate per indirizzare l’attenzione a proprio piacimento. Una di queste è l’utilizzo di movimenti o azioni all’interno della scena. Indicare agli attori l’uso di gesti mirati per indirizzare lo sguardo dello spettatore verso un punto specifico può essere una soluzione interessante. Grazie a questo stratagemma, l’occhio dello spettatore seguirà il movimento e la loro attenzione sarà riversata esattamente dove l’autore desidera che si focalizzi.

Un altro metodo meno esplicito ma altrettanto efficace per catturare l’attenzione dello spettatore è quello di fare in modo che gli attori si muovano con una certa intensità. L’azione in primo piano contribuirà inevitabilmente a mantenere la focalizzazione dei nostri occhi sui soggetti coinvolti. Altri suggerimenti interessanti per attrarre l’attenzione potrebbero riguardare l’uso sapiente del suono e dell’illuminazione. Ad esempio, una tecnica che potrebbe rivelarsi particolarmente efficace è quella di illuminare solo parzialmente una parte della scena. Illuminare gradualmente nuove sezioni della scena tramite l’accensione mirata delle luci può diventare un’ottima strategia per garantire che l’occhio dello spettatore si concentri dove occorre.

Un nuovo format, ma un obiettivo comune

La posizione della camera 360 VR rappresenta un aspetto essenziale in questo contesto, proprio come in un tradizionale filmato. È pertanto opportuno selezionare inquadrature che offrano una varietà di punti di vista, nonché sperimentare movimenti con la camera 360 VR, che, ricordiamolo, o è sferica o è piatta. Ma vede pur sempre intorno a sé. Testare differenti approcci per indirizzare lo sguardo dello spettatore aiuterà a raggiungere risultati ottimali. Con un po’ di allenamento, acquisire una comprensione profonda della posizione ideale per la fotocamera sarà una conquista tangibile, e presto sarai in grado di produrre video sferici a regola d’arte.