aumento costo della vita

Da molti mesi i nostri notiziari sono disseminati di servizi che riguardano l’inflazione e l’aumento dei costi di moltissimi beni per le famiglie italiane: dall’energia ai beni di prima necessità nel carrello della spesa, passando poi per le vacanze e non solo.

Ognuno di noi sta cercando di riuscire a porre rimedio a questa situazione, specialmente se parliamo di dipendenti: gli stipendi nel nostro Paese rimangono invariati da moltissimi anni, a differenza di paesi come gli Stati Uniti e la Germania, come ben specificato in questo articolo sul ilpost.it.

Per questo motivo nelle prossime righe del nostro articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza sulla questione, vedendo quali sono gli aumenti che stiamo subendo e come le famiglie italiane stanno cercando di risparmiare in modo da non rinunciare ai principali servizi di cui hanno bisogno.

Quanto incide l’inflazione sulle tasche delle famiglie italiane nel 2023?

Secondo gli ultimi dati relativi alla situazione economica del nostro Paese, notiamo che l’inflazione annuale ha un tasso dell’8,2%.

Se non siete esperti di finanza poco importa, proviamo a spiegarlo in modo semplice. Il valore dell’8,2% appena citato riguarda l’aumento dei prezzi dei beni di consumo.

Per quanto riguarda l’energia invece notiamo rincari compresi tra il 19% e il 26,6%. Leggermente diversa è invece la situazione per i beni alimentari, che hanno subito aumenti di circa il 6,2% in media.

Prendendo in analisi questi numeri e facendo riferimento agli studi dell’ISTAT, osserviamo che in media una famiglia con due figli a carico sarà costretta a spendere 2.417 € in più in un anno per far fronte ai propri bisogni principali.

Se invece si parla di un figlio solo, si subisce un rincaro sui prezzi che incide per circa 2.200 € a fine anno sulle nostre tasche, che cresce fino a 2.700 € nel caso in cui si abbiano almeno 3 figli.

Chiaramente possiamo notare che una famiglia sarebbe costretta a spendere più di uno stipendio medio aggiuntivo per far fronte alle proprie esigenze e per questo motivo ogni giorno notiamo nuovi trend di comportamento alla ricerca del risparmio.

Il risparmio sui beni energetici

Il settore che ha subito maggiori rincari, legati anche al conflitto internazionale, è quello energetico, come accennato in precedenza.

Le famiglie non possono però vivere senza elettricità e riscaldamento e per questo motivo si sono sviluppati nuovi comportamenti. Il concetto di risparmio energetico è diventato quasi un vero e proprio mantra in ogni famiglia, così come l’adozione, quando possibile, di nuovi elettrodomestici in classe energetica A o superiore, in modo da ridurre i consumi.

Oltre le centinaia di best practice per risparmiare energia in casa che troverete sui principali blog di settore, notiamo anche che moltissime persone stanno scegliendo di investire nella transizione energetica, sfruttando i Bonus del Governo (modificati ad inizio 2023) per riuscire a migliorare i consumi della propria abitazione.

Sebbene non sia quasi più possibile effettuare i lavori con il famoso sconto diretto in fattura, i cittadini decidono comunque di installare dispositivi che sfruttino le fonti rinnovabili per ridurre le spese in bolletta nei prossimi anni.

La situazione nei supermercati: carrelli della spesa sempre più leggeri?

In questo caso è chiaro che molte persone decidano di ridurre i propri consumi alimentari, scegliendo prodotti che non riguardano le marche principali, puntando così sul risparmio.

Il contesto economico sta quindi facendo la fortuna delle principali catene di discount che hanno punti vendita nel nostro Paese, anche se notiamo che anche in questi negozi i prezzi si sono alzati in modo considerevole.

Non dimentichiamo le offerte a catalogo: ormai è davvero un punto di forza di ogni supermercato riuscire ad attirare la clientela tramite le offerte sui principali beni, consultate sempre con maggior frequenza dalle famiglie.

L’assicurazione dell’auto: anche qui ci sono stati aumenti?

Come per i settori citati in precedenza di cui non si può proprio fare a meno, anche nel caso siate possessori di un’auto è indispensabile avere un’assicurazione. La legge prevede infatti che tutti i veicoli che sono parcheggiati o transitano su strada debbano avere una polizza RC e i dati anche in questo settore non sono molto incoraggianti: quasi tutte le compagnie, a fronte dell’inflazione e dell’aumento del costo dei sinistri, hanno dovuto applicare una maggiorazione che in alcuni casi è arrivata anche al 20%.

Per fortuna è possibile pagarla a rate mensili, in modo da diluire la spesa nel corso dei 12 mesi. Se desiderate approfondire la questione, vi suggeriamo anche di visitare la pagina che ci spiega come pagare l’assicurazione a rate presente sul sito di Unipolsai. Qui avrete modo di comprendere al meglio tutti i vantaggi di tale pratica che vi permetterà di diluire la spesa nel corso dell’anno e, in particolar modo in questo caso, senza alcun interesse.

Le tanto amate vacanze: si rinuncia anche a quelle?

In questi giorni avrete sicuramente visto i notiziari parlare del boom del turismo italiano e la realtà sembra di certo molto favorevole per le imprese del settore.

Anche le vacanze, a cui sarebbe difficile rinunciare dopo un intero anno di lavoro, hanno subito un rincaro medio del 15,2% (con picchi del 40%) e per questo motivo si è sviluppata una tendenza che sta diventando sempre più forte.

I numeri parlano chiaro: moltissime persone per riuscire a ridurre i costi stanno scegliendo di viaggiare in bassa stagione, in particolar modo nel mese di giugno e settembre, in modo da non privarsi di un po’ di meritato relax e al contempo riuscire a spendere delle somme per loro accessibili.