Fasce orarie per l’energia elettrica

Chi sta cambiando il proprio fornitore per l’energia elettrica si trova quasi sempre in difficoltà nel momento della scelta tra tariffa monoraria e bioraria.

Molto spesso, infatti, ci si chiede quale sia la scelta migliore, ma a questa domanda non c’è una risposta valida per tutti: dipende sempre dalle esigenze del singolo utente.

Per esempio, una coppia che è fuori per lavoro tutto il giorno e sta a casa solo la sera e nei weekend avrà certamente più convenienza ad optare per una tariffa monoraria, mentre per una freelance che lavora da casa tutto il giorno può essere più conveniente un’offerta bioraria.

Ma come si distinguono esattamente le fasce orarie per l’energia elettrica? Vediamolo di seguito insieme.

Fasce orarie per l’energia elettrica: breve guida pratica

L’energia elettrica ha un costo diverso a seconda del momento della giornata in cui la si utilizza. I prezzi sono maggiori durante il giorno, quando c’è un incremento nella richiesta, e minori durante la sera e nei giorni festivi. Per questo motivo i consumi vengono suddivisi in tre fasce orarie differenti tra loro:

  • F1, ovvero le ore di punta che sono comprese tra le 8:00 e le 19:00 dal lunedì al venerdì, con esclusione delle festività nazionali. Per esempio, se il 25 aprile cade di mercoledì viene comunque calcolato come giorno festivo;
  • F2, altrimenti note come ore intermedie. Il consumo in questa fascia oraria viene calcolato dal lunedì al venerdì tra le 7:00 e le 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00. Il sabato dalle 7:00 alle 23:00 ad esclusione delle festività nazionali;
  • F3, ovvero le ore fuori punta che vanno dal lunedì al sabato dalle 23:00 alle 7:00 e la domenica ed i festivi per tutto il giorno.

La fatturazione in bolletta

A partire dai consumi registrati in queste tre fasce orarie, il proprio gestore dell’energia elettrica procede con la fatturazione a seconda dell’opzione scelta in fase di sottoscrizione del contratto.

Chi ha scelto una tariffazione bioraria si troverà i consumi conteggiati come F1 e F23. Questa tipologia di fatturazione è applicata alle utenze di uso domestico e prevede i consumi distinti in due fasce, quella delle ore di punta F1 e quella delle ore intermedie e fuori punta F23.

Discorso diverso per chi ha scelto un’offerta monoraria. Questa, fatturata con voce F0 prevede un costo identico a prescindere dagli orari di utilizzo dell’energia elettrica.

Conviene ancora la tariffa bioraria?

Come dicevamo nei paragrafi precedenti, ad oggi non esiste una risposta valida per tutti. Certo è che, fino a qualche anno fa, la tariffa bioraria permetteva un risparmio significativo per tutti coloro che concentravano almeno i 2/3 dei consumi nelle fasce orarie serali e notturne, oltre che nei fine settimana.

Oggi le differenze di prezzo tra F1 e F23 si sono ridotte notevolmente e, a meno che durante il giorno ci sia un consumo di energia vicino allo zero, può risultare molto conveniente una tariffa monoraria. Come sempre dipende dalle esigenze del singolo utente, per questo ti consigliamo di comparare attentamente i prezzi ed i consumi con l’ultimo anno di bollette prima di procedere all’attivazione di qualsiasi offerta di energia elettrica.